Aumentare la diversità nel settore economico
Come aumentare la diversità nelle facoltà di economia - una riflessione
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Economia è una facoltà popolare negli Stati Uniti; tuttavia, un numero relativamente basso di donne e di studenti che appartengono a minoranze storicamente sottorappresentate la scelgono per i loro studi. Questa realtà è ben riflessa nei trend sulle lauree negli USA, che rimangono stagnanti; le donne rappresentano circa il 30% del totale degli studenti che si laureano in economia, e gli studenti afroamericani, ispanici e nativi americani meno del 15%.
È importante avere diversità negli studenti che frequentano i corsi di economia, perché arricchisce il tessuto culturale e perché l’economia si occupa di questioni e politiche che influenzano tutti i cittadini, non solo quelli che appartengono alla maggioranza visibile. Nel dipartimento di economia della St. Lawrence University, una piccola facoltà di arti liberali a nord di New York, abbiamo preso in considerazione nuovi modi per aumentare la diversità nei nostri corsi e migliorare l’ambiente professionale.
Abbiamo sviluppato il nostro piano diversità nell’anno accademico 2021-2022 e abbiamo iniziato immediatamente a lavorare sulla sua implementazione. Questa breve riflessione sul nostro approccio completo alla diversità, può offrire consigli utili ai dipartimenti accademici che vogliono procedere nella nostra stessa direzione.
1. Riconoscere il problema e sottolineare i punti di forza esistenti
Prima di intraprendere iniziative orientate alla diversità, è importante effettuare una valutazione onesta della situazione corrente. Utilizzando report istituzionali per il periodo compreso tra il 2011 e il 2015, raccolti dalla Federal Reserve Bank di New York, abbiamo analizzato in modo critico i dati demografici relativi ai nostri corsi di studi e abbiamo scoperto che le donne tendono a laurearsi in economia in percentuale minore rispetto agli uomini, sia a St. Lawrence che nelle altre università, simili alla nostra, che appartengono al gruppo “New York 6”.
Ciò detto, i numeri mostrano anche che il 21,7% degli uomini afroamericani all’università di St. Lawrence si laureano in economia, più del doppio di quanto avviene in istituti simili. St. Lawrence vanta anche percentuali più elevate per quanto riguarda gli uomini asiatici-americani (31,3%) e le donne asiatiche-americane (14,8%). Anche se le donne rimangono sottorappresentate nei nostri corsi (solo il 5,6% di donne bianche e il 3,9% di donne appartenenti a minoranze studiano economia a St. Lawrence), le minoranze razziali tendono a scegliere gli studi economici nel nostro istituto a un tasso relativamente più alto, e questo è un dato da sottolineare positivamente.
Quello dell’economista è un ruolo globale. Secondo i dati della ricerca del NSF del 2020 sulle lauree, il 56,6% dei laureati in economia negli Stati Uniti di quell’anno detenevano un visto di ingresso temporaneo. Nel nostro dipartimento lavorano professori di economia di sei diversi Paesi. Per sfruttare al massimo questo punto di forza abbiamo introdotto un obiettivo di apprendimento incentrato nel comprendere le disuguaglianze negli Stati Uniti e nei Paesi esteri, allo scopo di far sviluppare agli studenti una prospettiva internazionale negli studi economici.
Abbiamo anche rilevato che nella nostra facoltà vengono presentati contenuti legati alla diversità e all’uguaglianza in 10 corsi regolari, inclusi argomenti relativi a discriminazione e disuguaglianze nella retribuzione e all’impatto delle politiche macroeconomiche sui diversi gruppi demografici. Questo rappresenta un punto di partenza importante per integrare, in modo ancora più completo e approfondito, questi argomenti nei nostri corsi di studi.
2. Iniziare con piccoli passi
La mancanza di diversità negli studi economici potrebbe sembrare un ostacolo insormontabile, tuttavia iniziare con piccoli passi ha aiutato a fornire slancio al nostro dipartimento. Inizialmente ci siamo concentrati su quello che potevamo fare immediatamente, come aggiornare le immagini sul nostro sito web e costruire una scheda chiamata “Diversità, uguaglianza e inclusione” che include la dichiarazione del dipartimento in materia di diversità e le risorse correlate, sia per la facoltà che per gli studenti. Abbiamo anche ampliato la nostra offerta di corsi opzionali per includere corsi incentrati sugli aspetti economici legati al genere, all’immigrazione e all’economia cinese, allo scopo di attirare studenti con background diversi e utilizzare al meglio le competenze della facoltà.
Inoltre, nell’ambito della nostra serie di seminari esistenti, abbiamo invitato un relatore a parlare del divario retributivo tra generi. Abbiamo anche supportato la creazione del gruppo Women in Economics Club, un’organizzazione di studenti che si concentra su sviluppo professionale, educazione finanziaria e creazione di un ambiente inclusivo per studenti di qualsiasi genere. Queste semplici iniziative hanno raccolto il sostegno di tutti i soggetti che operano nell’università, incoraggiandoci a porci obiettivi ancora più sfidanti.
3. Attaccare il problema da più angolazioni
I problemi legati alla diversità che impattano i nostri studenti, sono intrinsecamente legati agli stessi problemi che interessano la facoltà, e viceversa. Negli ultimi anni il mondo dell’economia si è trovato a fare i conti con una cultura di pregiudizi e discriminazione che andava avanti da molti anni.
Riconosciamo che questi problemi, a più ampio livello, coinvolgono tutti i soggetti del nostro settore e comprendiamo l’importanza di costruire, proattivamente, un ambiente dove tutti possano sentirsi benvenuti. Nello specifico, abbiamo considerato le sfide che si trovano ad affrontare le facoltà a livello internazionale e stiamo esplorando nuovi modi per migliorare il tutoraggio verso soggetti con diversi background culturali. I soggetti nati all’estero che operano nel nostro dipartimento possono svolgere un ruolo importante nell’aumentare la diversità dei nostri corsi di laurea, dato che includono sia uomini che donne di colore.
Ricerche recenti indicano che gli studenti sono più propensi a scegliere economia come corso di laurea se apprendono da membri della facoltà che hanno un aspetto simile a loro. Per questo creare un ambiente inclusivo e promuovere la diversità contribuisce a migliorare i risultati degli studenti, soprattutto di quelli che provengono da ceti sociali sottorappresentati.
4. Attendersi difficoltà
Quando si promuovono iniziative orientate alla diversità, è lecito attendersi ostacoli. Abbiamo imparato ad aspettarci resistenze a vari livelli, a non farci scoraggiare da esse e a rispondere alle difficoltà con riflessioni attente e con una migliore comunicazione.
Le limitazioni in termini di risorse sono difficili da superare ed è per questo che è utile sfruttare al meglio i programmi esterni esistenti. Abbiamo sviluppato una partnership con l’Expanding Diversity in Economics Summer Institute, dell’università di Chicago, un seminario per studenti universitari che ha l’obiettivo di aumentare la diversità nel settore dell’economia. La scorsa estate, due studenti di St. Lawrence hanno potuto sfruttare questa prestigiosa e competitiva opportunità, e hanno potuto partrecipare a corsi sullo sviluppo delle loro capacità tenuti dai migliori esperti sul campo.
Impegnarsi per aumentare la diversità e l’inclusione è un rischio, perché non tutte le iniziative vengono coronate da successo. Ad esempio uno studio recente indica che interventi “leggeri” e a “basso sforzo” come messaggi email con informazioni di base sui corsi di economia non spingono gli studenti di sesso femminile a iscriversi a questi corsi. La nostra conoscenza di cosa funziona e cosa no continua a evolvere, e a diventare più approfondita. In breve: se espandiamo i nostri sforzi e approcciamo il problema da varie angolazioni è più probabile che abbiamo successo.
5. Documentare gli sforzi
Abbiamo anche rilevato che è importante documentare per iscritto le iniziative improntate alla diversità, per aumentare l’impegno e la responsabilizzazione a riguardo, per migliorare la trasparenza e per aiutare la riflessione. Abbiamo sviluppato un piano strategico globale che include passi da effettuare, responsabilità e piani temporali per attuare gli obiettivi del dipartimento.
Documentare le iniziative rende anche più semplice richiedere finanziamenti esterni o utilizzare al meglio le risorse esistenti. Serve anche per verificare che gli obiettivi siano realistici, quantificabili e sfidanti. In ultima analisi, è importante riconoscere che tutto il lavoro che ha l’obiettivo di aumentare la diversità nel mondo dell’economia è doveroso ed encomiabile.
In risposta al nostro piano di azione, abbiamo già rilevato un aumento dell’interesse degli studenti per le questioni legate alla diversità. I posti disponibili per un corso sull’economia di genere, offerto per la prima volta nella primavera del 2022, si sono esauriti nella seconda giornata di registrazione, con vari studenti che si sono iscritti a una lista di attesa. Nella nostra fiera-evento universitaria, più di 80 studenti si sono registrati per ricevere informazioni sull’iniziativa “Women in Economics Club”.
Anche se tutto quello di cui abbiamo parlato è incoraggiante, occorrerà del tempo prima di vedere tutti i nostri sforzi realizzati. Siamo consapevoli del fatto che l’impegno per raggiungere la diversità deve essere costante e richiedere pazienza, sforzi continui e un approccio pragmatico.
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